Oggi è la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, una delle giornate ONU ufficiali dedicate alla salute, dove svariate organizzazioni di tutto il mondo collaborano per la ricerca, la diagnosi, il trattamento e l’ informazione.

Cos’è l autismo?

L’autismo , o meglio i disturbi dello spettro autistico, è un disturbo del neurosviluppo che coinvolge: la comunicazione, l’interazione sociale e gli interessi che spesso sono ristretti e stereotipati. Per capire bene di cosa stiamo parlando vi rimando al sito portale autismo che fa una panoramica dettagliata.

Perché non ve lo spiego io?

Perché essendo giornata della consapevolezza, oltre a fare informazione scientifica di cosa si tratta a livello puramente diagnostico, voglio concentrarmi su una comunicazione umana. Far capire chi c’è dietro a una diagnosi. Tempo fa, nella giornata Nazionale della Sindrome di Asperger ti avevo raccontato la storia di R. e la sua mamma.

Oggi vorrei raccontarvi di Giulia.

Ho conosciuto Giulia che aveva 19 anni, presso il Servizio presso cui lavoravo con bambini e ragazzi autistici occupando di terapia comportamentale in reparto e a casa.

Giulia è una ragazzona, alta più di me ( non che ci voglia molto), sorridente. Mi saluta ed entra coraggiosissima in stanza con me a giocare.

Ci abbiamo messo un po’ di tempo a capire come costruire quella giusta relazione; spesso Giulia si chiudeva, si arrabbiava e rifiutava di parlarmi o di interagire con me. Il suo amore per riordinare assolutamente allineati tutti i componenti dei giochi in scatola, la sua passione per i giochi con gli animali, ha iniziato a farci entrare in relazione.

Quella relazione dove io tolleravo di ripetere spesso gli stessi giochi proponendo sempre prima qualche cosa di nuovo, e a Giulia di tollerare che la stimolassi a ridurre i suoi tempi di riordino.

Un giorno però qualcosa si speciale entrò nel nostro rapporto: la musica.

Giulia era arrabbiata e non voleva parlarmi, mentre spostavo dei giochi, inizio a canticchiare una canzoncina di un cartone Disney. Il cambiamento! Giulia inizia a cantare con me, mi sorride ed è felicissima, mi recita a memoria parti del cartone in questione.

I cartoni diventano spesso il mezzo per parlarci, ma soprattutto…  la musica il tramite con cui comunicare, dove lei si trasforma e sembra un’altra Giulia, dove la difficoltà di comunicare con gli altri, di rimanere al centro dell’attenzione, di non tollerare elementi fortemente disturbanti scompare, scompare tutto e c’è solo la musica. La musica, qualsiasi essa sia, dai cartoni ad Emma, all’inno d’Italia.

La musica accorcia le distanze, lascia spazio alla parte più intima e al contatto più vero con l’altro.

Non vedo Giulia da parecchi anni, ma l’altro giorno ho visto il suo video: lei che canta l’inno di Mameli all’apertura di una partita di basket all’interno del Forum di Assago con 13000 posti a sedere!!!!! Trovi il video sulla mia pagina facebook

 

Aprire le porte alla conoscenza, a capire chi abbiamo davanti, a capire quale sia il canale per comunicare con lei e al coinvolgerla nella vita quotidiana tramite i suoi mezzi e risorse.

Chiudiamo le porte ai pregiudizi, alla disinformazione.

 

 

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